Salute

Come fare la prevenzione al seno

E’ ormai dimostrato statisticamente che la diffusione del tumore alla mammella è molto elevato, ci sono tra l’altro regioni come la Campania che manifestano una percentuale maggiore. Per poter intervenire in tempi rapidi ed adeguati occorre fare una buona prevenzione e quindi anticipare ciò che di più brutto può esistere. Effettuare una buona autopalpazione è il primo step da eseguire. A questa naturalmente va associata un’ecografia al seno almeno ogni anno dal 30° anni di vita e una mammografia se si superano i 40 anni di età.

Per l’autopalpazione, si intende il tastare i seni in posizioni specifiche in modo tale da poter individuare eventuali noduli o malformazioni alla mammella. Queste manovre vanno eseguite una volta al mese subito dopo il ciclo mestruale quando ancora il seno si deve gonfiare a  seguito dell’ovulazione. Se notate qualsiasi tipo di anomalia o stranezza cercate di non allarmarvi ma allo stesso tempo di darne la giusta attenzione.

La prima cosa da fare è quella di dedicare un po’ di tempo senza correre e portare particolarmente fretta, ci deve essere un letto e uno specchio, perché oltre al tatto occorre osservare i seni e guardare ogni loro parte nello specifico. Ponetevi di fronte allo specchio nude e in posizione retta, le vostre braccia devono stare lungo il corpo e poi le allungate sulla testa, in entrambe le posizione osservate il seno e guardate come esso è fatto, la forma e il tessuto. Naturalmente l’analisi va fatta anche ai capezzoli, anch’essi possono cambiare mostrando rientranze o sporgenze particolari.

A questo punto si passa sul letto e ci si deve mettere a pancia in su, ponete il braccio destro in posizione piegata sotto la testa e con i polpastrelli della mano sinistra iniziate a pigiare sul seno destro. I movimenti devono essere circolari. Lo stesso va fatto sulla altro seno invertendo le braccia, quindi braccio sinistro sotto la testa e mano destra inizia l’analisi sul seno sinistro.

Terzo step è passare sedute sul letto ed effettuare le stesse operazioni. Naturalmente l’autopalpazione parte dai seni fino a raggiungere l’ascella, perché non dimenticate che anche lì spesso si annidano dei noduli pericolosi.

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