Benessere

Connessione internet, se lenta può nuocere alla salute: questo il risultato emerso da uno studio statistico

I continui problemi alla velocità della connessione internet possono nuocere alla nostra salute. E’ questo il risultato emerso da uno studio statistico effettuato da Ericsson su un’indagine effettuata a Copenaghen

I problemi relativi alla velocità di connessione internet sono ormai all’ordine del giorno nel nostro paese. Rallentamenti, trasferimenti dati interrotti e streaming dei nostri film o serie preferite spesso ostacolati dalla pessima qualità della rete sono solitamente causa di nervosismo e stress da parte dei consumatori. Secondo uno studio effettuato dalla multinazionale Ericsson, operante nel settore delle telecomunicazioni, l’eccessiva lentezza della nostra connessione può seriamente nuocere alla salute.

Connessione internet lenta? Quasi come un film horror

Niente di ironico, ma è questo quanto emerso dalla ricerca promossa da Ericsson a Copenhagen, in Danimarca, su un campione di 30 volontari compresi tra i 18 e i 52 anni. La compagnia svedese ha infatti dimostrato, basandosi su dati scientifici, che lo stress provato dall’utente che riscontra problemi di connessione durante il caricamento di un video su Youtube o nel mentre di un caricamento del buffering per prender visione della propria serie preferita su Netflix, è molto simile a quello avvertito durante la visione di un film horror:

“Riguardo lo stress – secondo quanto riferito dal report – i partecipanti avevano già dimostrato un aumento anche durante le operazioni di base effettuate qualche momento prima dello stream, uno stress attribuibile, alla pressione nel dover completare un dato incarico entro un limite di tempo stabilito. Tuttavia, una volta introdotti i ritardi il livello di stress è aumentato ulteriormente“. Sebbene i risultati del test possano essere opinabili, soprattutto per il basso numero di persone partecipanti, i dati dimostrati da Ericsson non appaiono come un’autentica sorpresa. 

I valori da stress provocati dalle connessioni lente

I ricercatori chiamati in causa da Ericsson, infatti, hanno preso in esame alcune valori provenienti dal cervello e dall’attività cardiaca, scoprendo come, il semplice blocco di un video durante la riproduzione su un dispositivo mobile, fosse responsabile di un aumento della frequenza cardiaca nei soggetto con un buon margine rispetto ai valori di base. Basti pensare che un ritardo di due secondi nella fase di caricamento ha comportato un innalzamento del 3% della soglia base rispetto ad alcuni valori generati nel corso di una riproduzione di un video non influenzati da blocchi improvvisi o ritardi. Due secondi di pausa nel caricamento sono stati causa di un aumento di stress delle persone che si sono sottoposte allo stress fino al 15%. Pause di sei secondi, ovviamente, hanno comportato degli effetti di stress ancora maggiori nei soggetti esaminati.

I sentimenti provati: rabbia e rassegnazione

Un altro dato interessante è quello relativo all’ “altalena” dei livelli di stress durante il test. Se in una prima fase, infatti, i ricercatori hanno potuto notare un innalzamento dei valori da stress, successivamente, invece, sono stati rilevati gli stessi in ribasso fino ad una rapida ricaduta ai valori normali, complice una certa rassegnazione da parte dei soggetti che mostravano, inoltre, una mimica facciale eloquente, oltre a segnali di distrazione rispetto all’incarico principale. Una vera e propria rinuncia a raggiungere l’obiettivo finale.

Sensazioni che, sicuramente, ognuno di noi avrà provato nel corso delle varie sessioni di navigazione sul web. Quanto emerso come risultati dagli studi effettuati da Ericsson non appare di certo come una banalità ma bensì come un monito da parte della multinazionale svedese, per sollecitare gli operatori di telefonia e connessione internet a migliorare la qualità del servizio offerto, al fine di tutelare i consumatori grazie a risultati più affidabili e performanti come quelli garantiti da Eolo per le sue offerte internet senza limiti, in grado di garantire una user experience senza incorrere in facili valori da stress al rialzo.

 

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